La settimana santa italiana
E’ tornata anche quest’anno la settimana più attesa di febbraio per gli italiani, da molti definita addirittura “settimana santa”.
Ma cosa avviene di così particolare in questi giorni da spingere la maggior parte del popolo italiano a restare a casa la sera incollati alla televisione?
Da anni, esattamente dal 1951, il Festival di Sanremo fa parte della tradizione italiana.
Decine di artisti che per quattro sere di fila, in blocchi, si esibiscono e tra questi viene poi decretato un vincitore. Tanti sono i nomi importanti che hanno l’onore di salire su questo palco, quest’anno in particolare si ha la presenza di Chiara Ferragni come conduttrice e cantanti importanti come Marco Mengoni e Giorgia.
Molteplici inoltre gli ospiti, come Blanco e Mahmood nel corso della serata di ieri e i discorsi importanti tenuti, come quello di Roberto Benigni nei confronti della nostra Costituzione.
Il Festival di Sanremo è ormai parte della cultura italiana includendo giovani, anziani, adulti e andando oltre l’essere un semplice festival musicale; è infatti diventato per molti un momento di condivisione da vivere con amici, parenti o addirittura colleghi e dal 2020 con l’istituzione del Fanta Sanremo addirittura un gioco.
La città dei fiori
Il Festival della musica italiana, comunemente conosciuto come Festival di Sanremo prende il nome dall’omonima città in cui è tenuto, Sanremo. La città, un comune italiano della provincia di Imperia in Liguria è conosciuta anche con il nome di “città dei fiori” dal momento che si trova lungo la Riviera dei Fiori, nota località turistica rinomata per la coltivazione dei fiori.
Come possiamo intuire i fiori sono quindi un elemento importante del Festival e ogni anno a fine performance vengono donati dei bouquet agli artisti che si esibiscono. Quest’anno l’onore è spettato alla flower designer Daniela Massa, vincitrice del Bouquet Festival di Sanremo 2023. Come ha affermato la stessa in un’intervista, i fiori sono forniti dal Mercato dei Fiori di Sanremo quindi utilizzerà quelli disponibili dalla produzione locale del posto, inoltre nelle sue composizioni le piace molto utilizzare le ginestre, le rose, l’eucalipto e rifinire il tutto con fronde o rami secchi, se disponibili.
Blanco e la “scusa alla città dei fiori”
Nel corso della prima tra le quattro serate che si terranno, durante l’esibizione di “L’isola delle rose” dell’artista Blanco, questo ha distrutto con atteggiamenti aggressivi i fiori presenti sul palco dell’Ariston affermando di averlo fatto per un problema tecnico.
L’artista ha in seguito, il giorno dopo, chiesto scusa alla “città dei fiori” con una canzone, sotto riportata.